lunedì 21 ottobre 2019

Ottobre: i Cachi

Si stagliava stecchito e carico di frutti del color del sole, come a trattenere ancora un poco l'estate, che se ne era fuggita cedendo il passo alle nebbie, all'umido e alle giornate che presto si dileguavano nella notte. L'albero di cachi, il cachi, mi affascinava guardarlo dalla finestra, sul bordo del giardino.


Quasi mi dispiaceva che venissero raccolti quei frutti, che pure mi piacevano assai. I cachi vanno raccolti prima che si sfracellino al suolo, ma qualcuno riesce comunque a cader giù e dar lieto pranzo a uccelletti e insetti vari, e si devono consumare in un torno di tempo breve.
I cachi, che nome singolare che non ha plurale, anche se oggi tutti dicono caco anche se ne prendono uno soltanto. Caco. Cachi! I bambini si facevano un gran ridere per l'ovvio richiamo, sicché la zia un bel mattino spalancò uno dei suoi libri, tenuti nella considerazione di sacralità, Le piante alimentari e medicinali del dotto Amal,


e siccome era anche uno di quei giorni in cui si metteva in testa che dovevo far esercizio di lettura lo spalancò alla pagina Cachi, e calcando sugli accenti tonici, intimò: "Viéni quì e léggi!"


Così appresi che Kaki è una parola giapponese, che vuol dire semplicemente ' un frutto ', il frutto per eccellenza, che non è né singolare né plurale, e che si chiama così anche l'albero che lo produce. Siccome, non hanno granché di durata, e troppi non se ne possono mangiare perché, come in allora si diceva, stringono l'intestino, se ne fa un'ottima marmellata, la cui ricetta era in fondo alla pagina del libro del dottor Amal, che appresi molti anni dopo essere una gentile signora, Amalia Moretti Foggia, plurilaueata, prima donna pediatra in Italia, la quale cominciò a collaborare con alcuni giornali, ma fu costretta a celarsi dietro uno pseudonimo maschile per aver maggiore autorevolezza.

Marmellata di Cachi del Dr Amal, 
con piccola correzione di una delle zie

Si pesino e si facciano a pezzi i cachi che si hanno a disposizione, si mettano in una pentola; si aggiunga 125 gr di acqua, 250gr di zucchero, il succo di mezzo limone e un mezzo cucchiaino di zenzero in polvere per ogni chilo di frutto; si lasci sobbollire per almeno un'oretta; si invasi subitamente in barattoli sterili, coprendo con un velo di rum; si chiuda ermeticamente e si lasci riposare per almeno un mese.

1 commento:

  1. Buonasera!!Proprio stasera con gli ultimi kaki ho deciso di provare questa marmellata ...grazie x i preziosissimi consigli e alla fine dei 30 giorni vi dirò se sono stata brava e sopratutto se piace alla mia famiglia!!Sabri.

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